OPINIONI
Il Popolo d'Italia del 10 ottobre pubblica, in prima pagina e corsivo, un interessante telegramma da Roma sotto il titolo: La lira Italiana continua a migliorare. La perspicuità dello stile attesta come si tratti di uno di quei succosi comunicati che ci vengono largiti per illuminarci sui risultati concreti dell'opera ricostruttiva del governo fascista, e che così largamente giustificano l'esistenza e provano la competenza degli Uffici Stampa dei vari Ministeri. Riproduciamo integralmente la nota che è stata, al solito, boicottata dagli organi dell'opposizione sistematica: ROMA, 9 notte.La lira italiana ha perduto in confronto alla Francia in ragione del 0,07 per cento, ma ha guadagnato in confronto agli altri tre paesi da un minimo di 0,2 per cento con la Svizzera ad un massimo dell'1,4 per cento con gli Stati Uniti ad un massimo dell'1,04 per cento con la Svizzera. Il franco svizzero ha in confronto a tutti e quattro gli altri paesi da un minimo dello 0.6 per cento con l'Italia a un massimo dell'1,5 per cento con la Francia. La sterlina è rimasta alla pari in confronto alla Francia e ha perduto il 0,9 per cento in confronto alla Svizzera, ma ha guadagnato in confronto degli Stati Uniti ed all'Italia rispettivamente in ragione dello 0,04 e del 0,06 per cento. Il dollaro ha perduto in confronto della Svizzera ed all'Italia rispettivamente dell'1,1 per cento del 0,7 per cento, ma ha guadagnato in confronto all'Inghilterra e alla Francia rispettivamente in ragione del 0,7 e del 0,2 per cento. "Quindi peggioramento assoluto del franco francese; peggioramento relativo del dollaro e della sterlina; miglioramento della lira italiana; miglioramento assoluto del franco svizzero". A quale periodo si riferiscono le variazioni, non è detto: è lasciato anche questo, alla scelta del lettore. Vediamo un po' di orientarci. La lira italiana "ha perduto in confronto alla Francia" nonostante che "il franco francese abbia perduto in confronto a tutti e quattro gli altri paesi" (compresa l'Italia). La lira "ha guadagnato in confronto agli altri tre paesi" (Svizzera, Stati Uniti, Inghilterra) ma, non si sa come, la Svizzera e l'Inghilterra hanno guadagnato sull'Italia. Conclusione: "miglioramento della lira italiana". Il franco francese "perde in confronto a tutti e quattro gli altri paesi, ma, a tre righe di distanza, trova il modo di rifarsi, guadagnando sull'Italia e resta alla pari con la sterlina. "Quindi, peggioramento assoluto del franco francese". La sterlina "è rimasta alla pari in confronto alla Francia" (la quale "ha perduto in confronto a tutti"compresa la sterlina), ha "guadagnato in confronto agli Stati Uniti e all'Italia" (mentre l'Italia e gli Stati Uniti, sbadatamente, guadagnavano sulla sterlina). "Peggioramento relativo della sterlina". Il dollaro... No, ci basta: il lettore continui pure, se è ancor vivo, l'analisi. A sue spese, però. Per parte nostra, riteniamo doveroso riconoscere l'altissimo sentimento patriottico da cui è animato l'intelligente compilatore della nota finanziaria fascista: egli certo mira a persuadere l'alta banca internazionale della convenienza di speculare al rialzo sulla lira italiana, e noi non dubitiamo un momento del successo cui è destinata la sua iniziativa. Non ci siamo astenuti dal mettere in rilievo la sua logica solo perché sappiamo che i lettori della R. L. sono tutti poveri diavoli. S.
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