COMMENTI

    L’episodio della rivolta delle guardie regie è un'altra prova della incapacità tattica e morale dei partiti estremi. Dichiaravano di non aver potuto resistere al fascismo perché inermi: la storia svela il ridicolo della loro difesa. Trozchi seppe sgominare esercito di Kerenski e il potere dominante con un pugno di marinai, né comunisti, né sovversivi, ma semplicemente mal contenti. Il fatto è che in Italia sono Kornilov (Diaz) e Kerenschi (Mussolini) ma il nostro Trotzchi dorme ancora bambinello in alcuna accesa caverna delle Muse.

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    Bisogna render giustizia a Serrati. Bisogna rileggere il ritratto che ne ha fatto Ansaldo in R. L. qualche mese fa. Noi siamo stati inesorabili nel criticarlo. In verità egli dimostrò nel settembre 1920 e a Livorno un'incapacità politica desolante. Ma oggi s'è riabilitato come figura morale rivelandosi assai superiore alla mentalità politica degli italiani. Ci vuole un coraggio morale poderoso per condannarsi come ha fatto Serrati a una pubblica penitenza e confessione dei propri errori, rinunciando a tutto, amici, cariche, amor proprio, dando ragione spontaneamente a quelli che gli arano stati nemici implacabili e persino ingiusti. Serrati sarà un ingenuo, un impreparato ma quando si giunge a tali altezze di ascesi, di disinteresse, di sacrificio si ha diritto al rispetto di tutti. Por mille arrivisti e demagoghi il partito socialista ci ha dato almeno un carattere e un esempio integerrimo di amore, per la verità.