LettereNotizie sull'agricoltura a ParmaQui la terra è cresciuta assai di prezzo; è però difficile fissare un prezzo medio anche per la sola pianura, cui si limita la mia esperienza. Vari fattori influiscono sul valore della terra oltre la pura e semplice fertilità: posizione, possibilità o meno d'irrigazione, in misura notevolissima, la capacità o meno del fondo a una conduzione famigliare. Un fondo di 15-20 ettari in buona posizione con un po' d'irrigazione vale in media più di L. 25.000 all'ettaro; e quasi allo stesso prezzo si può vendere anche un fondo di 50-60 ettari, purché diviso in appezzamenti provvisti di fabbricato colonico. Invece da un fondo vasto e indiviso, che non abbia qualità eccezionali, è difficile ricavare più di L. 5000 per biolca (L. 16.000 circa per ettaro). Questa è per me la riprova della convenienza della piccola azienda, almeno nella mia provincia. Anche in proporzione del prezzo della terra, gli affitti sono altissimi: per i fondi, cui accennavo sopra, di media estensione (15-20 ettari), si pagano intorno alle L. 2000 per ettaro. Ora, per esperienza personale, posso dire che difficilmente si ottiene un tale reddito sia con la conduzione a mezzadria, sia con altre forme, onde non saprei spiegare la elevatezza degli affitti se non col desiderio di indipendenza dei contadini. Infatti, per quanto non siano scritte nei contratti collettivi o individuali, tuttora vigenti, si perpetuano nell'uso certe prestazioni reali e personali da parte dei mezzadri verso i locatori e una certa - sia pur lieve - preminenza di questi ultimi nella condotta dell'azienda. Di più, molti proprietari sembra abbiano acquistato col possesso della terra qualcosa degli antichi possessori, i feudatari. La cultura fondamentale per noi è il prato: naturale (o, più esattamente, stabile) dove è possibile l'irrigazione; artificiale, di regola triennale, a base di erba medica o trifoglio, nei terreni asciutti: quest'ultimo si tiene anche per la utilità indiretta della fissazione dell'azoto. L'avvicendamento normale è: prato, meliga, frumento, prato (sostituendosi talora alla meliga il pomodoro o le barbabietole, e aiutando il frumento con concimi chimici); questa rotazione regolare si altererebbe se si coltivasse più del 20% del terreno a frumento. La meliga assume una importanza maggiore nella parte bassa della provincia, dove raggiunge i sessanta quintali per ettaro (invece di quaranta, che credo siano la produzione media della parte alta della pianura). Il consumo di questo cereale per l'alimentazione umana è assai diminuito: non poche famiglie di contadini ne hanno quasi abbandonato l'uso. Il prezzo si mantiene tuttavia alto (L. 125.130 al quintale) per la forte domanda degli allevatori di suini. Una famiglia di mezzadri, composta di quattro uomini e alcune donne, che coltiva cinquanta biologhe di terra, calcolo abbia avuto l'anno passato un reddito di circa L. 24.000, detratte le spese di produzione, oltre l'abitazione. Quest'anno il reddito sarà un po' superiore per il prezzo elevato del latte; a queste cifre non si può però dare un valore generale, senza molte cautele. La disoccupazione è ormai scarsa in seguito alla emigrazione in Francia, aiutata anche da motivi politici. Inoltre la estensione della mezzadria produce un maggiore assorbimento di mano d'opera, poiché se si dovesse in una azienda a salariati impiegare un uomo ogni tre ettari (come è necessario per una buona coltivazione, a parte anche i limiti d'orario), difficilmente la maggior produzione compenserebbe il maggior costo (da ciò l'opposizione costante dei proprietari alla cosiddetta imponibile di mano d'opera, prima del fascismo); invece una unità famigliare non ha una spesa proporzionale al numero dei suoi membri. L'aratura meccanica - sconosciuta qui fino alla fine della guerra - ha soppiantato quasi completamente i buoi, divenuti ormai rari nella pianura, anche a causa dell'alto prezzo (L. 12-13.000 al paio). Dell'ambiente politico Grossi ha data un'idea molto chiara e precisa nel suo articolo su Rivoluzione Liberale e la situazione da qualche mese in qua non è cambiata. ARISTIDE FOÀ.
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