FRAMMENTI DI VITA INGLESEDue stili - Due tinte, anzi due toni: due stili. Prima di Calais: una pianura biondo-verde. Dopo Dovres: carbone, carbone, carbone. Arrivi alla nordica Calais (mare non Mediterraneo) ancora stupefatto dalla vista della prodigiosa pianura di Francia sottomessa alla volontà di fecondazione e alla tenacia del risparmiatore contadino. Abbondanza numerata di mandrie; orti, praterie, campi estesi non sterminati. Industrie nate dalla terra e dal sottosuolo, distribuite si direbbe con buon gusto se non fosse felicità incontrollata della natura: ecco generosità e ricchezza, senza che una torbida immagine di lavoro umano scatenato, consolazione di peccatori, ti tolga la libertà dell'atmosfera. La souplesse latina è già un dono del clima. Terre al di là della Manica: culture perfette ma disputate dal contadino contro difficoltà che fanno nascere l'idea del dovere: l'intensità del lavoro è un documento necessario di vita, o l'atmosfera che ti circonda ti lascia solo. Il compito di tutti i giorni, difendersi. Oggi difende l'agricoltore il suo dominio e la sua iniziativa su uno spazio che industria e commercio sopraggiunti, ferrovie, stocks di carbone, invadono con violenza infernale. Terra per classi e partiti, per lotte chiare sulla base di elementi di realtà quotidiana: lasciando le consolazioni e i sogni di Rousseau a chi lavora tra luci quasi spagnuole di impressionismo e solida materia di natura classica. Nascita di Londra - Carboni, opifici e ferrovie deformano e contristano la parte di Londra che prima appare al viaggiatore. All'uscita delle stazioni invece non c'è più la metropoli infernale. Immaginiamo una capitale come uno Stato sorto da una secolare legge centripeta e centrifuga nello stesso tempo; un fenomeno di accentramento e di espansione che crea le unità nazionali. Ma Londra è una città federale. Conosciamo città che sono stati castelli, luoghi forti per la difesa di tutti, comuni. Le case a sette piani sono venute poi e la tattica che si applicava alla difesa della cittadinanza si è potuta estendere con logica rigorosa alla lotta delle classi. Perché la città era già lo Stato moderno. Vogliamo dire Parigi. Capitale, capo, centro, o metropoli, città madre. Parigi è una cellula e la Francia vi nasce ogni giorno. Centro di parassiti per i parassiti, di corruzioni per i corrotti, per gli stranieri di esotismo; ma per le altre ottantotto provincie il tempio e la storia sacra. Prodigio dello spirito di risparmio, anzi di tesaurizzazione della stirpe francese. Parigi è l'Hôtel de la Ville e le Tuileries. Le rivoluzioni l'hanno consacrata. Ma la City e Westminster con la loro dignità europea sono un poco la capitale di Londra. Londra resta una riunione di città. Sullo spirito di imitazione del continente hanno prevalso le esigenze dell'individuo, come l'istinto della razza è l'empirismo. Così Londra è nata tardi come città e non è ancora passato un secolo da quando i quartieri dell'Est, dell'Ovest e del Sud erano separati tra loro da larghi intervalli di terreno non fabbricato. E oggi che il problema di trovare una casa molto comoda in centro diventa difficile, un inglese non si trasferisce nella immediata periferia, ma si allontana a venti chilometri di strada ferroviaria nei dintorni. Con questa logica Londra continuerà ad essere un sistema di città riunite per tutti i secoli. Non occorreva istinto di accentramento; quando il Tamigi da solo valeva per segnalare il luogo a chiunque volesse costruire la sua casa. E l'inglese ha imparato a volere una casa sua, per abitarla dopo il lavoro, dalle sue stesse foreste: quattro assi gli davano il senso della libertà e della proprietà. Il piano regolatore vien dopo (le grandi arterie della città sono perciò più complicate che a Parigi). Prima di tutto ognuno padrone a casa sua. Così nasceva la città libera, senza programmi, senza l'imperiosa necessità della difesa. La disciplina e il problema della sicurezza pubblica sono di secondo grado, quando la città è fatta dalla libertà delle famiglie. Allora la City e Westminster diventano il museo di tutte le tradizioni; il solo principio di accentramento a questo punto è dato dalla concentrazione di economia e di affari. Città come Londra nascono senza che nessuno abbia mai pensato di fondarle. Il traffico - La genialità naturale dei popoli moderni si riconosce nell'eleganza con cui sanno risolvere il problema del traffico. Noi per questo siamo ancora antichi. Parigi ha provveduto con latina disinvoltura. L'ordine è mascherato per timore di pesantezza: sicché si ha l'impressione di un gran caos da cui l'ordine nasca con bizzarra e leggera spontaneità e puntualità. Esempi tipici: il metro, i bigliettini alle fermate degli autobus, la circolazione dei boulevards: insomma la regolarità è controllata e non c'è bisogno di un policeman ad ogni angolo di strada: spesso si preferisce contare sulle risorse e sull'audacia del passante. A Londra le cose camminano in modo più meticoloso e prudente: ma il risultato non è meno notevole. Ogni passo è preveduto, controllato: come se il principio fondamentale fosse di garantire l'incolumità del viandante ad ogni costo, anche senza il suo impegno per una necessità di cortesia. Nelle strade di Parigi la consegna sembra unicamente di non farsi mettere sotto i veicoli. A Londra c'è da parte del conduttore l'impegno e lo scrupolo di mostrare un animo gentile. Ne deriva un ordine come solidarietá, una macchina a cui tutti collaborano, un congegno studiato in tutte le ruote e la precisione infallibile è come una garanzia d'igiene assicurata dal più numeroso esercito del mondo di policemen impeccabilmente gentlemen. Differenza tra prodigalità e filantropia. p. g.
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