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Il Comité des Forges

    La metallurgia è una delle forze dominanti della politica francese. Il Comité des Forges è uno Stato nello Stato. Non cerca le risorse della pubblicità e della propaganda come l'Union des Intéréts économiques de M. Billiet. Preferisce il silenzio, la discrezione, il mistero.

    Nel 1914 il Comité des Forges aveva un capitale di 1150 milioni di franchi oro. I membri del Comitato dominano una fitta rete di altri interessi: banche, miniere, ferrovie, ecc. Eugène Schneider è amministratone della Compagnia del P. L. M., della Banca dell'Union Parisienne, del Crédit Lyonnais, della Société Normande de Métallurgie, dell'Union Europèenne et Financière, della Société Franco-Suisse pour l'Industrie électrique. M. Théodor Laurent è amministratore della Banque des pays du Nord, della Caisse Fondiaire de Crédit pour l'amélioration du logement dans l'industrie, dei Chantiers et ateliers de la Gironde, delle Forges et Aciéries de la Marine et d'Homécourt, della Compagnie Française des matériels des chemins de fer, della Compagnie de construction mécanique procédés Sulzer, della Société anonyme des usines franco-russes, des Atelisrs et Chantiers de France, degli Établissements métallurgiques de la Gironde, delle Forges et aciéries du Nord et de l'Est, della Société provençale des constructions navales, delle miniere d'Anderuy Chevillon, dei Tubes de Vincey, degli Stabilimenti Kuhlmann (prodotti chimici).

    Molti membri del Comitato, sono in Senato. Il Comité des Forges poi imponendo forti contributi a tutti gli inscritti può disporre di un'organizzazione, di un'amministrazione, di un servizio di documentazione e studi formidabile.

    L'animatore di questa organizzazione è Robert Pinot, ufficialmente capo dell'ufficio di segreteria, in realtà direttore di tutto, uomo di fiducia degli interessi coalizzati e grande tattico o stratega del sindacato.