In tema di proporzionaleIn tema di perfezionamenti tecnici alla proporzionale un amico ci manda la seguente proposta che può rispondere specialmente alle obbiezioni degli "individualisti". Vediamo se sia possibile e conveniente l'applicazione della proporzionale al sistema uninominale che, si voglia o no, è sempre preferito dal buon pubblico che a ragione o a torto vuol votare pel "suo" candidato e non per un assorbimento di Carneadi. Io credo di si, non solo, ma credo che se ne possa sortire un sistema capace di conciliare per il meglio le diverse tendenze smussando fortemente gli inconvenienti dei diversi sistemi ed accomunandone, sia pure un po' attenuati, i vantaggi. Si supponga ricostituita l'antica divisione in collegi i quali vengano però aggruppati in circoscrizioni, ad es. di dieci. Ogni partito o comitato presenta da uno a dieci candidati (non più di uno per collegio ed ogni candidato in un numero limitato di collegi, preferibilmente non più di uno). In ogni collegio avviene la votazione, in modo noto, preferibilmente con scheda di Stato, consegnata dal Presidente del seggio all'elettore che avrà da scegliere uno fra i candidati presentati, ed indicati per nome e per contrassegno di partito o comitato. Eseguito lo spoglio per sezioni, si sommano i voti riportati in ogni sezione da ogni candidato e quelli riportati da tutti i candidati dallo stesso contrassegno in tutta la circoscrizione. Queste ultime cifre serviranno di base per l'assegnazione proporzionale dei posti, mentre la votazione di ogni singolo candidato servirà di base per stabilire la graduatoria. Il sistema non mi pare complicato e il risultato, come proporzionale è completo, mentre obbliga i partiti a scegliere accuratamente i loro uomini. Naturalmente anche questo sistema avrà i suoi difetti ma mi pare che possa essere una base di accordo tra le legittime esigenze della tradizione e del progresso. Va da sé che perché da questo, come da qualunque altro sistema elettorale, si possano ottenere i frutti sperati, é indispensabile che le operazioni tutte si svolgano su un terreno di legalità e libertà, delle quali è base prima e insopprimibile l'assoluta neutralità governativa, dato che il Governo dai comizi deve trarre l'indicazione per la futura politica. FRANCESCO PATRITO
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