Ancora sulla "Pistola ad Omero"

Genova, 16 Febbraio 1925.

    Caro Gobetti,

    Leggo la rettifica del Salvemini, relativa al mio articolo "Pistola ad Omero". In essa, Salvemini dice: "Nell'articolo di Ansaldo c'è una informazione assolutamente infondata che non so come sia pervenuta all'Ansaldo. Non è in alcun modo vero che il Prof. Pistelli additasse gli alunni da bastonare ai fascisti bastonatori".

    Devo spiegare donde io desunsi la mia informazione. Essa figura in un numero di un bollettino clandestino di propaganda antifascista, di cui io mi riservo di produrre copia. Questo bollettino pervenne - a suo tempo - a me, come a migliaia di altre persone; nel numero accennato, si faceva appunto il nome del Pistelli, e di un altro noto professore fascista, come incitatori alla bastonatura. Io credo di conoscere le persone che compilano e diffondono il bollettino; non ne dico i nomi, per ragioni ovvie. Mi affidai alla esattezza dei loro resoconti.

    Ora, la rettifica del Salvemini smentisce in pieno le informazioni dal bollettino suddetto. L'autorità del nostro illustre amico taglia corto ad ogni contestazione di fatto; ed essendo caduto il fatto, cadono gli apprezzamenti relativi.

    Prima che mi pervenisse la informazione erronea di cui si tratta, non pensai mai ad attaccare il Pistelli. Nello stesso articolo polemico traspare quale precisa memoria, e non ingrata, io abbia conservata di Omero Redi; e la vivacità stessa del mio attacco è l'espressione di una indignazione resa più pungente dalla vivacità stessa del mio attacco è l'espressione di care letture lontane. Come Salvemini prevede nella sua lettera, sono pertanto lieto di riconoscere che il Pistelli non designò nessuno ad essere bastonato.

TUO GIOVANNI ANSALDO