Giuramento di volontari

    Pasquale Romano, brigante, ex sergente dell'esercito borbonico, impose ai suoi questo giuramento di fedeltà:

    "Promettiamo e giuriamo di sempre difendere con l'effusione del sangue, Iddio, il Sommo Pontefice IX, Francesco II, re delle due Sicilie, ed il comandante della nostra colonna degnamente affidatagli e dipendere da qualunque suo ordine, sempre pel bene dei soprannominati articoli; così Iddio ci aiuterà e ci aiuterà sempre a combattere i ribelli della Santa Chiesa.

    "Promettiamo e giuriamo ancora di difendere gli stendardi del nostro re Francesco II, a tutto sangue, e con questo di farli scrupolosamente rispettare da tutti quei comuni i quali sono subornati dal partito liberale.

    "Promettiamo e giuriamo di non appartenere a qualsivoglia setta contro il voto da noi unanimemente giurato, anche con la pena di morte che da noi affermativamente si é stabilita.

    "Promettiamo e giuriamo che durante il tempo della nostra dimora sotto il comando del pre-lodato nostro comandante, sapremo distruggere il partito dei nostri contrari i quali hanno abbracciato le bandiere tricolorate, sempre abbattendole con quello zelo e attaccamento che l'unanimità dell'intiera nostra colonna ha sempre espresso, come abbiamo dimostrato e dimostreremo tuttavia sempre con le armi alla mano, e star pronti sempre a qualunque difesa per il legittimo nostro re Francesco II.

    "Promettiamo e giuriamo di non appartenere giammai per essere ammessi ad altre colonne del nostro partito medesimo, sempre senza il permesso dell'anzidetto comandante per effettuarsi un tal passaggio. Il presente atto di giuramento si è da noi stabilito volontariamente a conoscenza dell'intiera nostra colonna tutta e per non vedersi più abbattuta la nostra santa Chiesa cattolica romana, e della difesa del Sommo Pontefice e del legittimo nostro re.

    "Così di abbracciare tosto qualunque morte per quanto sopra si è stabilito col presente atto di giuramento.

    "Fatto e stabilito il giorno, mese ed anno, oggi 20 agosto 1862, e firmato dai signor comandante della colonna in nostra presenza".