PIERO GOBETTI - Editore
TORINO - Via XX Settembre, 60
Novità
GRILDRIG
LE GENERAZIONI NEL FASCISMO
L. 3
Alcuni Giudizi della Stampa
"L'autore di questo interessante e acuto opuscolo vede nel fascismo l'ultimo e fortunato episodio della lotta della generazione dei giovani contro la generazione dei vecchi che deteneva in Italia gli onori e il potere".
A. Tilgher, Il Mondo, 11 novembre 1923.
"Curioso opuscolo".
Il Diritto italiano 14 novembre 1923.
"ci si presenta sotto il velo dell'anonimo un forte scrittore di cose politiche ... Il saggio di Grildrig è infatti la cosa più seria che sia stata scritta sul fascismo dopo gli studi di Salvatorelli e di Vinciguerra".
Il Lamone 25 novembre 1923.
"L'opuscolo è interessante e merita di essere letto".
Critica politica 25 novembre 1923.
"L'interpretazione dell'autore è in gran parte vera".
Conscientia 9 febbraio 1924.
"Grildrig a proposito del fascismo ci da un saggio filosofico. Basterebbe questo per diffidarne. Del resto l'editore indica la via all'autore e così la filosofia serve ancora una volta alle tesi inutili. Intendiamoci; inutili, ma attraenti".
Il Nuovo Paese 9 febbraio 1924.
"Un brillante e paradossale studio appare per i tipi del Gobetti sotto il titolo: Le generazioni nel fascismo, ad opera di un virtuoso della penna che si cela sotto lo pseudonimo di Grildrig".
L'Avanti! 7 dicembre 1923.
"Sollazzevole e lucida teoria che chiameremo per intenderci, dei figli lupi e dei padri agnelli".
Critica fascista 16 dicembre 1923.
"Grildrig ci ha lasciato piuttosto scettici sulla tesi che con brillante trattazione sostiene".
Corriere Mercantile 22 dicembre 1923.
"La tesi di Grildrig è suggestiva sopratutto perché tenta di legare il divenire della storia a un fatto primordiale ed elementare: l'istinto".
S. Vitale Giornale di Sicilia 30-1-924.
"L'autore proponendosi il problema della vicenda delle generazioni nella storia contemporanea d'Italia sostiene che lievita e fermento di certi nostri recentissimi moti fu "la generazione giovanissima degli adolescenti dai quindici ai venti anni che non partecipò alla guerra" sì che quella che si chiama "rivoluzione fascista" non sarebbe veramente la "rivoluzione dei combattenti", ma piuttosto la "rivoluzione dei figli dei reduci".
Corriere della Sera 8 febbraio 1924.
Si spedisce franco di porto contro vaglia di L. 3; 10 copie L. 20.
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