PIERO GOBETTI - Editore
TORINO - Via XX Settembre, 60
NOVITÀ
L. 8
Con incisioni in legno originali di N. GALANTE
Alcuni giudizi della stampa
"Il Bongiovanni ha veramente qualcosa di suo da dire, qualche visione nuova da esprimere".
L. Gigli, Gazzetta del popolo febbraio 1924.
"Per oggi ci basta additare al pubblico questo nuovo giovane poeta che se non sempre ancora è padrone di uno stile, per esser privo di ogni rettorica, pieno di fervore morale e di larga umanità ci é apparso, alla lettura, un atteso compagno e amico".
Il Lavoro, 16 dicembre 1923.
"in talune rapide movenze l'arte del Bongiovanni arieggia alla vena di schietta naturalezza che si riscontra in Tibullo e nel Pascoli".
L'Avanti!, 19 dicembre 1923.
"qui non troviamo rettorica; ma invece una sincerità e umiltà di spirito, una freschezza e spontaneità di visione".
Milano, Giornale di poesia 22 dicembre 1923.
"in questo libro il bello è duplicato e nascosto come diamante nelle scorie: ed attende di essere con amorosa cura ricercato e guardato".
Roma, Il Popolo, 1 febbraio 1924.
"in questo libretto Bongiovanni ha versato il meglio del suo animo".
Milano, La Giustizia 20-1-1924 (D. Ferrante).
"invincibilmente mi affascina di queste Venti Poesie il frequente e fresco sprazzo di poesia, la visione serena e chiara di natura".
Verona Corriere del Mattino, 27 gennaio 1924.
"Non è privo di originalità, non manca di notazioni soggettive ma l'influenza letteraria del decadentismo gli impedisce di essere sempre e solamente se stesso"
I libri del giorno, gennaio 1924.
"Un libro di élite, un libro prezioso".
L'Alfiere, 28 gennaio 1924.
"Un post-decadente con ricerche metriche caratteristicamente sue, con un fondo cristallino, con una ricerca di immagini native".
Catania, Giornale dell'Isola letterario febbraio 1924.
"Dove egli riesce a commuoverci col suo verso è nelle brevi, precise, limpide rappresentazioni di natura".
Il popolo veneto 28 dicembre 1924.
"Una festività fresca e una gioia fanciullesca".
Il Cittadino di Brescia, 29 dicembre 1924.
"Bongiovanni è un artista. Il ricordo diventa arte se il poeta lo rivive...".
Il Corriere Mercantile, 9 gennaio 1924.
"Davvero riesce il Bongiovanni quando ci parla di animali e di cose, come vive, nel vento e nella luce".
Genova, Il Cittadino 2 gennaio 1924.
"Il momento che queste poesie vanno cantando é il momento dell'adolescenza preziosa e agitata, momento pieno di indifferenziata vaghezza".
Parma, Il Piccolo 15 dicembre 1923.
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