IL NOSTRO LAVORO.
Cari amici, La promessa con cui è sorta la Rivoluzione Liberale si sta compiendo. Il nostro organismo editoriale incomincia la sua attività: il volume del nostro Formentini, Collaborazionismo, non poteva inaugurarla meglio. Basta guardare i titoli dei nostri annunci e il modo con cui presentiamo i libri per capire che la nostra attività editoriale è qualcosa di ben distinto e di originale. Questa originalità data soprattutto dalla coerenza, ci mette naturalmente in condizioni di inferiorità di fronte agli altri organismi, in condizioni più difficili e anche un pochino curiose. Noi ci proponiamo di stampare e stampiamo opere che abbiano un significato spirituale notevole: opere di politica, di storia, di arte, di critica. I libri scelti da noi dovranno offrire per questo solo fatto una garanzia di originalità, di serietà. Certo questo è un elemento che nel terreno della libera concorrenza avrà il suo peso, ma più ne avrebbero certi artifici ai quali noi abbiamo risolutamente deciso di non ricorrere, più ne avrebbe una solidità finanziaria, che purtroppo noi non potremmo raggiungere se non a prezzo della nostra indipendenza. Il meglio che abbiamo saputo fare per provarci a superare gli ostacoli è la costituzione di una piccola società che organizzi gli sforzi di tutti con la serietà pratica che sinora è mancata ad imprese di questo genere. La nostra società si intitolerà Arnaldo Pittavino & Comp. Avrà in Pinerolo la sua sede amministrativa, in Torino, via XX Settembre, 60, la direzione. Questa fondazione non significa che noi abbiamo trovato dei capitali e dei generosi capitalisti. Continuiamo ad essere i poveri amministratori... dell'ideale. Arnaldo Pittavino non è un pescecane, ma un nostro amico volenteroso che assumerà la responsabilità della dirigenza amministrativa come Gobetti l'assume della serietà spirituale dell'impresa. Danno tutti e due disperatamente, a costo di qualunque sacrificio il loro lavoro, non potendo dare i quattrini che non hanno. Colla nuova sistemazione essi garantiscono una continuità di lavoro, ma la sicurezza deve venire dall'aiuto di tutti gli amici che hanno visto ormai come si sia capaci di altro che di parole. Non ci sentiamo adatti per entusiastiche invocazioni. Questo annunzio tiene il luogo di un appello. Noi vi invitiamo: 1) ad aiutarci come potrete finanziariamente; e vi possiamo rivolgere questa richiesta senza esitazioni per i sacrifici a cui noi ci sottoponiamo prima di tutti. 2) A trovarci abbonati per la Rivoluzione Liberale e prenotazioni per i libri. Noi vogliamo contare essenzialmente sulla vendita diretta, che è la sola che ci può permettere di superare le difficoltà del mercato. Ogni nostro amico deve diventare il depositario delle nostre edizioni, che noi gli cederemo a prezzo di costo, deve aiutarci per sorvegliare la vendita dei librai, inducendoli ad esporre il libro in vetrina e a consigliarlo. Chi può occuparsi di questo per la sua città ci scriva senza indugio. 3) a mandarci proposte editoriali serie. 4) A occuparsi delle nostre edizioni nei giornali e nelle riviste a cui collaborate o potete collaborare. Se non ci lascierete soli, se ci darete tutto il vostro aiuto si vedranno presto i risultati. Intanto vi aspettiamo lavorando. |