CONFESSIONI O IRONIE?   1.

    Il fascismo "voleva essere la "montagna del centro", ed invece si è seduto a destra per una ragione sentimentale, topografica e pugilistica: perché cioè gli scanni di destra erano i più adatti a servire come posto di combattimento fisico contro l'ala sinistra, popolata dai comunisti, dai socialisti, dai nittiani". (GRANDI, Le origini e la missione del fascismo, pag. 59).

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    "Perché oggi nel fascismo c'è un po' di tutto. C'è il vecchio liberista salandrino; c'è il liberale democratico, c'è il nazionalista, vi è il monarchico, vi è l'anarchico, vi è il repubblicano, vi è l'individualista assoluto, vi è l'individualista relativo, vi è il sindacalista, vi è l'inquieto e l'irrequieto per sensibilità e per abitudine, sempre pronto a cogliere di tutti i partiti l'eredità migliore". (Id., pag. 61).

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    "Ed è un fatto che ad onta della sua tendenzialità repubblicana, sancita nei vecchi statuti e coraggiosamente rivendicata da Mussolini in una famosa polemica, il fascismo è stato il primo a rimettere in sella, o meglio, in carreggiata, la Monarchia, che dava segni indubbi di vertigine". (P. GORGOLINI, Il fascismo nella vita italiana p. 127).