POSTILLE

I nostri Machiavelli

    Chi osa ancora accusare i nazionalisti italiani di fare delle frasi da Dannunziani? Dispensami, caro Gobetti, dal parlare del congresso nazionalista, quando un commento ufficioso così ne parla (Idea Nazionale del 6 maggio, articolo di fondo a firma Emilio Bodrero)

    "Le nostre discussioni non furono solamente teoriche ed accademiche eleganze intellettuali espresse in isquisite raffinature verbali di esteti della politica (ohibò!), ma l'una e l'altra cosa furono armonica esplicazione di perfetto stile politico italiano. Lo stile è la Nazione (altro che Buffon!). Lo stile... è contatto preciso e continuo del corpo con lo spirito, è dominio evidente ed estetico della idea sulla materia,... è volontà di essere, espressa in necessità di estetica (!) e di pratica, di logica e di psicologia (!) ecc."

    Al congresso "v'era in tutti il profondo convincimento che automaticamente (!) l'essere nazionalista e l'essersi per ciò impregnati della dottrina nazionalista conferisca un criterio perfetto (!) per giudicare alla stregua del più vero interesse d'Italia ogni questione (!), nei suoi minimi particolari (!!). Di fatti il nazionalismo è ormai più che un semplice sentimento od una complessa teoria politica, addirittura una categoria morale (!!!)".

    Ci si domanda che cosa aspettino i nazionalisti, proclamato il dogma della infallibilità, ad eleggere il loro Papa! Ma non interrompiamo questo saggio in stile... politico.

    Il panegerista prosegue:

    "Come tale esso (nazionalismo) rappresenta uno di quei prodigiosi correttivi che lo spirito italiano ha saputo creare nella sua meravigliosa dialettica politica" ecc. ecc. E quale è il cammino da percorrere? Mi spiego con un esempio: "Una via sassosa su un argine (!) che sorga tra paludi e dirupi (1...), senza spallette, su di un percorso tortuoso su cui non ci si deve arrestare, ecco la via dell'Italia: spetta a noi condurre su di essa la Nazione...".

    Machiavelli? il suo realismo sarà da prendere, o no, a modello di scienza politica; ma, di lui come scrittore, anch'io apprezzo, molto il... dobbiamo dire realismo, se realismo significa sobrietà, proprietà, limpidezza, nerbo, precisione? Ma questi suoi nipoti!


L. E.