APPELLO

     I consensi che da ogni parte ci giungono, umili o autorevoli, ci provano che siamo giunti al momento opportuno (idealmente), che la Rivoluzione Liberale ha sin dai primi giorni di vita una sua funzione. Le lettere e le discussioni che pubblicheremo nel prossimo numero sul Manifesto chiariranno con fecondità i problemi e le esigenze da noi posti inizialmente.

     La nostra rivista è un organismo di vita, e di fronte alle opposizioni si chiarirà vivendo: superato il periodo di discussione, dimostrata la validità del nostro programma con un'ampia opera di critica e di revisione dei partiti potrà dedicarsi con maggiore continuità al suo compito tecnico di esame dei vari problemi pratici. Per ora l'esigenza di distinguerci e di individuarci di fronte agli altri ci impone di ritardare la pubblicazione dei primi saggi di questo lavoro già pronto: la monografia di Stolfi sulle Bonifiche, di Giovenale sull'Agricoltura piemontese, ecc.

     La risoluzione di queste esigenze teoriche deve accompagnarsi per noi con la risoluzione del problema materiale della nostra esistenza. Dicendo che la nostra rivista può vivere solo per la puntualità e il libero aiuto di tutti i lettori noi non diciamo una frase fatta, ma enunciamo la vera legge della nostra esistenza di movimento autonomo. La libertà con cui operiamo non ci concilia le simpatie e gli aiuti dei mecenati odierni (banche e industriali). Pure non crediamo di essere troppo ottimisti pensando che esistano in Italia 3000 persone che per la loro educazione politica e per i loro ideali, potrebbero esprimerci la loro solidarietà abbonandosi; e 100 amici i quali per essere più vicini a noi, per averci seguiti già da molto tempo con simpatia dovrebbero sentire il dovere di aiutarci maggiormente a superare le incertezze di questi primi mesi partecipando alla sottoscrizione.

     Si tratta dunque di trovare con un'intensa opera comune di propaganda queste 3000 persone; si tratta di far intendere agli amici il dovere morale di aiutare la loro rivista, organo dei loro interessi spirituali.

     Essi ci possono aiutare con l'abbonamento sostenitore (Lire 100); con il pagamento di una quota annua di L. 300 (anche in 12 rate mensili di L. 25); con qualunque altro concorso alla sottoscrizione; trovandoci abbonati, inserzioni, facendo abbonare le biblioteche che frequentano.

     Il problema finanziario è anche il problema della nostra forza morale. Importa che lo risolviamo subito, per sapere subito su chi possiamo contare, per avere la garanzia di una continuità di vita operosa. In questi termini rudi precisi occorre che i nostri amici lo meditino e che ci aiutino subito a liberarci dalle incertezze di questi primi mesi di vita.

Noi.