IL LIBERALISMO E LE MASSE I.

    Perché la frase "il liberalismo e le masse" mi desta un sorriso? Perché io credo che, in Italia, nulla vi sia di più inconcepibile per le masse (orribile parola per indicare una più orribile cosa) del liberalismo. Il liberalismo è la concezione di pochi spiriti, capaci di sollevarsi e di condannare anche i propri interessi se occorre, quando l'interesse superiore e la libertà siano in giuoco. Liberalismo è tolleranza, è comprensione, è coltura, è dubbio: proprio tutto ciò che la massa intollerante, stupida, ignorante, sicura della sua verità, non è mai. Liberalismo è senso storico, e le masse hanno il senso del solo presente, non conoscono il passato e si infischiano dell'avvenire. Liberalismo è senso di divenire e le masse vivono in un fatto. Le masse non hanno capito nella teoria della libertà che la possibilità di toglierla agli altri. Oggi le masse in Italia sono d'accordo nel negare la libertà dopo che l'hanno adoperata per toglierla ad alcuni. Quando la richiederanno sarà per toglierla ad altri. Il liberalismo potrebbe fare appello alle masse soltanto con l'additare ad esse vendette da compiere, oppressioni da fare, paradisi fantastici da conquistare. Il liberalismo è educazione di minoranze e quindi l'opposto delle masse, che deve precisamente crivellare e scegliere, lasciando in basso la parte ottusa e pesante, portando ai suoi compiti di sacrificio e di dovere la parte migliore. Storicamente, in Italia il nostro popolo ha "creato" due soli tipi di governo: il Comune, governo di classe, la Signoria, governo di un forte, tutti e due antiliberali. Il liberalismo ci è venuto di fuori, non è mai stato applicato perché non fu mai vissuto, fu una mascherata di dittature di forza o di dittature di corruzione. Il liberalismo in Italia è la dottrina, ormai quasi segreta, di pochi spiriti che per capire la storia debbono rinunziare a farla.

GIUSEPPE PREZZOLINI.